Dopo essersi fatto notare con A Classic Horror Story e Piove, Paolo Strippoli si conferma tra i nomi più interessanti del panorama horror italiano contemporaneo. La sua poetica è ormai chiara: il genere non è solo intrattenimento, ma uno strumento potente per raccontare storie complesse, emotive, radicate nella realtà. Nei suoi film, l’orrore si insinua nella quotidianità, mettendo al centro personaggi sfaccettati che navigano gli stereotipi del genere.
La sua nuova opera, La valle dei sorrisi, promette di proseguire su questa strada, con atmosfere inquietanti e una narrazione densa di significati. Ambientato in un paesino isolato tra le montagne, Remis, il film racconta l’arrivo di Sergio Rossetti (Michele Riondino), un insegnante di educazione fisica con un passato doloroso alle spalle. Remis sembra il luogo perfetto per una nuova vita: gli abitanti sono sempre sorridenti, l’aria è serena, il tempo sembra essersi fermato.

Ma dietro questa calma apparente si nasconde un terribile segreto. Grazie all’incontro con Michela (Romana Maggiora Vergano), la giovane locandiera del paese, Sergio scopre che ogni settimana la comunità si riunisce per celebrare un inquietante rituale: abbracciare Matteo Corbin (Giulio Feltri), un adolescente dotato di un dono – o forse una condanna – che gli permette di assorbire il dolore degli altri.
Quando Sergio cerca di salvare il ragazzo da questo destino, finirà per scontrarsi con l’essenza più oscura del villaggio e con la figura quasi mitica dell’ angelo di Remis, venerato da tutti come una sorta di salvatore.

Con La valle dei sorrisi, Strippoli continua a esplorare le zone d’ombra dell’animo umano, intrecciando mitologia, critica sociale e un’atmosfera carica di tensione. Un film che si preannuncia come un altro tassello fondamentale nella rinascita del cinema horror italiano.
Non ci resta quandi che attendere il 17 settembre e nell’attesa possiamo goderci il trailer.