L’Esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual

La storia vera dietro al film

Il 29 maggio esce nelle sale in anteprima mondiale L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, diretto da David Midell con un cast di tutto rispetto: Al Pacino, Dan Stevens, Ashley Greene e la giovane Abigail Cowen.

Padre Theophilus Riesinger (interpretato da Al Pacino) è un uomo tormentato, piegato dal peso dei suoi dubbi e da una fede che vacilla. Per lui, ogni preghiera è una domanda senza risposta, ogni silenzio di Dio è un peso sul cuore. In crisi spirituale, cerca un senso a ciò che gli è sempre stato insegnato a credere.

Dall’altra parte c’è Padre Joseph Steiger (Dan Stevens), più giovane, più impulsivo, ma segnato da un passato oscuro che ancora lo insegue. Dietro la sua determinazione si nasconde un segreto doloroso, un trauma irrisolto che rischia di riemergere proprio nel momento più critico.

Al centro di questa battaglia spirituale c’è Emma Schmidt (Abigail Cowen), una giovane donna prigioniera di un’entità maligna che sembra immune a ogni tentativo di liberazione. I suoi sintomi sono agghiaccianti, la sua sofferenza palpabile. Emma non è solo una vittima, è il campo di battaglia su cui si scontrano il bene e il male e anche le fragilità degli uomini che cercano di salvarla.

La storia dietro al film

Nel cuore dell’America rurale degli anni ’20 si consumò uno dei casi di esorcismo più inquietanti della storia moderna. La protagonista di questo mistero è Anna Ecklund, pseudonimo dietro cui si nascondeva una donna di nome Emma Schmidt. Il suo caso, considerato da molti come uno dei più autentici esempi di possessione diabolica, continua a suscitare dibattito tra credenti, scettici e studiosi.

Emma Schmidt nacque intorno al 1882 a Marathon, nel Wisconsin, da una famiglia cattolica di origini tedesche. Sin da giovanissima mostrò una forte devozione religiosa, ma qualcosa cambiò drasticamente quando raggiunse l’adolescenza.

A soli 14 anni, Emma iniziò a mostrare comportamenti strani e inspiegabili: rifiuto di partecipare alla messa, rabbia violenta alla vista di oggetti sacri, e conoscenza improvvisa di lingue straniere. Secondo alcune testimonianze, la zia e il padre di Emma avrebbero avuto legami con pratiche occulte, e questo avrebbe scatenato la sua presunta possessione.

Il primo esorcismo

Nel 1912, Padre Theophilus Riesinger, un frate cappuccino tedesco emigrato negli Stati Uniti, fu chiamato per eseguire un esorcismo. Il rituale sembrò inizialmente efficace, e per un certo periodo Emma tornò a una vita quasi normale.

Ma i sintomi tornarono con una forza ancora più devastante oltre un decennio dopo, portando a uno degli esorcismi più documentati del XX secolo.

L’Esorcismo di Earling (1928)

Nell’estate del 1928, Emma fu portata nel convento delle suore francescane a Earling, Iowa, dove si tenne l’esorcismo principale, sotto la guida di Padre Riesinger.

Il rituale durò 23 giorni e fu caratterizzato da fenomeni spaventosi tra cui:

levitazione sopra al letto, Emma parlava lingue antiche come il latino e l’aramaico, lingue da lei mai studiate, sputava oggetti disgustosi che sembravano essere foglie e mostrava a tratti una forza fisica quasi disumana. Inoltre parlava con più toni di voce, che si identificavano come Lucifero, Beelzebub, Giuda Iscariota, e persino la zia deceduta

Theophilus Riesinger il sacerdote e Anna Ecklund

Dopo settimane di battaglia spirituale, l’esorcismo culminò con l’uscita definitiva dei demoni. Secondo i testimoni, Emma tornò a uno stato di pace e non ebbe ulteriori manifestazioni. Non parlò mai pubblicamente della sua esperienza, e visse una vita ritirata fino alla sua morte, avvenuta negli anni ’40.

Il caso fu raccontato nel libro Begone Satan! (1935) – link al PDF sfogliabile –, scritto da Padre Carl Vogl, che riportò le parole e le esperienze di Padre Riesinger. Questo documento è oggi considerato una fonte chiave nella letteratura sugli esorcismi.

Realtà o disturbo mentale?

Il caso di Anna Ecklund continua a dividere. Alcuni lo considerano una possessione autentica, altri parlano di malattie mentali mal comprese all’epoca, come la schizofrenia o il disturbo dissociativo dell’identità.

Qualunque sia la verità, la storia di Emma Schmidt rappresenta una delle testimonianze più inquietanti e discusse della lotta tra il sacro e l’inspiegabile.

Andrea Cardinale
Andrea Cardinale
Designer nel campo della grafica e del video con da sempre la passione per il cinema horror, i film slasher e i cattivi dei film. La serata ideale divano, gatto, cibo e film horror
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