Michael Myers è uno dei personaggi più iconici del cinema horror, protagonista della saga di Halloween, creata da John Carpenter. È diventato insieme a Freddy Krueger e Jason Voorhees uno dei personaggi più iconici della cinematografia dell’orrore. La sua nascita, sia in termini di personaggio che di creazione cinematografica, è affascinante e ricca di dettagli.

Nascita del personaggio
Michael Myers nasce nel 1978 grazie al genio del regista e sceneggiatore John Carpenter e dello sceneggiatore Debra Hill. Carpenter, che aveva già guadagnato qualche attenzione con il suo film Assault on Precinct 13 (1976), fu incaricato dalla casa di produzione Mustang Films di scrivere e dirigere un film horror a basso budget. Il risultato di questa collaborazione fu Halloween.
Carpenter e Hill volevano creare un personaggio che incarnasse la paura primordiale e il terrore dell’ignoto, qualcosa che fosse al di fuori della comprensione del pubblico. Si ispirarono al classico dell’assassino mascherato, ma volevano anche creare un antagonista che fosse enigmatico, senza motivazioni comprensibili. Così nacque Michael Myers: un bambino che, senza una chiara ragione, commette un omicidio e che, anni dopo, torna a terrorizzare la sua città natale.

Una leggenda metropolitana vuole che Carpenter durante una visita in un istituto psichiatrico del Kentucky, fosse rimasto colpito alla vista di un ragazzino di soli dodici anni internato presso la struttura. Il regista poi affermò di non aver mai incrociato uno sguardo più malvagio.

L’elemento distintivo di Michael è la sua incapacità di parlare o di mostrare emozioni evidenti. La sua maschera bianca, ispirata al volto di William Shatner, diventa un simbolo iconico del suo personaggio. Il fatto di non provare emozioni o di non avere motivazioni per commettere gli omicidi, lo distingue da altri assassini dei film horror dell’epoca, come Norman Bates di Psycho o il mostro di Frankenstein, che avevano una motivazione psicologica più chiara.
Michael Myers è stato interpretato da diversi attiri nel corso della filmografia, sia per i ruoli da ragazzo che per quelli da adulto. Il suo più famoso interprete è senz’altro Nick Castle che fu scelto da Carpenter per interpretare il serial killer nel primo film del 1978, per tornare a rivestire nuovamente i panni di Michael Myers nel nuovo film del 2018 dedicato alla serie Halloween
Biografia
Michael Audrey Myers nasce il 19 ottobre 1957 a Haddonfield, Illinois, da una famiglia disfunzionale. Michael cresce in un ambiente familiare instabile, ma è descritto come un bambino che inizialmente sembra essere abbastanza normale.
Quando Michael ha sei anni, commette il suo primo omicidio: uccide sua sorella maggiore, Judith Myers, durante la notte di Halloween del 1963. La motivazione per l’omicidio non è mai completamente chiarita, ma viene suggerito che Michael fosse spinto da una forza oscura o incomprensibile. Dopo l’omicidio, Michael viene arrestato e mandato in un ospedale psichiatrico, il Smith’s Grove Sanitarium, dove rimane rinchiuso per 15 anni.

Nel 1978, quando Michael ha 21 anni, riesce a fuggire dall’ospedale psichiatrico durante una visita di routine. Dopo la sua fuga, torna nella sua città natale, Haddonfield, e inizia a terrorizzare la comunità. La sua principale vittima è Laurie Strode, una giovane donna che scoprirà essere, alla fine, sua sorella, anche se questo dettaglio verrà poi modificato in vari film.
A partire dal terzo capitolo della saga, Halloween III: Season of the Witch (1982), Michael Myers non è presente, poiché il film è una storia separata. Tuttavia, nelle successive pellicole della saga originale (come Halloween 4: The Return of Michael Myers e Halloween 5: The Revenge of Michael Myers), il personaggio ritorna come un’entità malvagia invincibile che perseguita Laurie, ora madre e separata dal suo passato familiare. In questi film, Michael non ha mai una spiegazione razionale per il suo comportamento, e la sua presenza viene interpretata come una forza del male che non può essere fermata.
Le caratteristiche di Michael Myers

Mistero
Una delle caratteristiche più affascinanti di Michael Myers è la sua totale assenza di spiegazioni per il suo comportamento. Non si sa mai perché uccide o cosa lo spinga a farlo, il che lo rende un’entità inquietante e implacabile. La sua mancanza di motivazioni psicologiche, emotive o razionali lo distingue da altri serial killer nel cinema, che spesso hanno motivazioni o traumi profondi che giustificano le loro azioni.
Invincibilità
Michael Myers è noto per la sua capacità di sopravvivere a ferite mortali e continuare la sua carneficina. Viene spesso descritto come quasi invincibile: non importa quanto venga ferito (a colpi di arma da fuoco, tagliato o accoltellato), egli sembra sempre in grado di alzarsi e continuare a perseguitare le sue vittime. Questa resistenza lo rende una minaccia costante, e la sua invulnerabilità lo trasforma in una forza della natura, simile a un mostro sovrannaturale.
Silenzio
Una delle caratteristiche più inquietanti di Michael Myers è il suo comportamento silenzioso e l’assenza di emozioni evidenti. Non parla mai durante la maggior parte dei film, e la sua maschera lo rende ancora più enigmatico, senza alcun segno di emozione sul suo volto. Questo lo rende un “mostro” perfetto, poiché non si può capire cosa pensi o senta, rendendo il suo comportamento ancora più spaventoso.
Intelligenza
Nonostante il suo comportamento spesso implacabile e apparentemente brutale, Michael Myers dimostra anche una certa intelligenza nel pianificare i suoi omicidi. È in grado di tendere agguati, trappole e di sorprendere le sue vittime, il che indica una certa capacità di calcolare e pianificare. La sua strategia di caccia è simile a quella di un predatore: silenziosa, invisibile e inesorabile.
Rinascita
Un altro tratto distintivo di Michael è la sua apparente capacità di “rinascere” o tornare in vita. Nei vari film della saga, anche quando sembra essere morto, Michael Myers è in grado di tornare, più forte e determinato che mai. Questo elemento quasi sovrannaturale della sua esistenza rende il personaggio ancora più inquietante, suggerendo che la sua natura malvagia sia senza fine.

Il Nome
Nel film originale Halloween – La notte delle streghe del 1978, il personaggio di Michael Myers veniva inizialmente chiamato The Shape (La Forma). Questo soprannome nasceva dal suo aspetto inquietante, caratterizzato dalla maschera bianca e dal modo in cui si muoveva nell’oscurità. La sensazione infatti era proprio quella che dietro la maschera non ci fosse una persona, ma piuttosto una forma spaventosa. Il nome Michael Myers, deriva dal vero nome di un ex direttore della Miracle Films, uno studio cinematografico. John Carpenter scelse di omaggiarlo, attribuendo questo nome al suo protagonista, in segno di riconoscenza verso il produttore che aveva distribuito il suo primo film, Distretto 13 – Le brigate della morte, nel 1976.
La creazione del look

Quando si parla di Michael Myers il primo particolare che salta subito in mente è l’iconica maschera bianca, con volto di William Shatner, anche se dietro a questa scelta non c’è un ragionamento dettato da particolari esigenze stilistiche o sceniche. Infatti a detta dello stesso Carpenter:
Siamo andati in un negozio di maschere su Hollywood Boulevard, abbiamo acquistato la maschera del Capitano Kirk, l’abbiamo colorata con lo spray e ingrandito l’apertura degli occhi. E quella è diventata la maschera di Michael.
Indossa sempre una tuta scura da meccanico e stivali neri; le maschere spesso hanno subito modifiche nei film del franchiste.
Impatto
Il personaggio di Michael Myers è stato reinterpretato in numerosi film e reboots, e la sua identità ha assunto diverse forme. La sua maschera, la sua figura silenziosa e il suo cammino implacabile sono elementi che alimentano il mito che lo circonda.
Michael non è solo un killer: è un personaggio simbolico. La sua incapacità di comunicare o di esprimere emozioni lo rende un “mostro” per eccellenza, un’entità che non ha motivazioni razionali o psicologiche evidenti. Non si sa se il suo comportamento sia frutto di un disturbo mentale o di qualcosa di più oscuro, come una maledizione.
Nel corso dei film, non si dà mai una spiegazione definitiva sul perché Michael agisca così, mantenendo sempre un alone di mistero che alimenta la sua figura di terrorizzante “cattivo”. La sua incessante ricerca di uccidere, la sua capacità di sopravvivere a ferite mortali e la sua indifferenza verso il dolore lo rendono una delle figure più inquietanti nella storia del cinema horror.

La figura di Michael Myers è diventata una delle più riconoscibili nel genere horror, in gran parte grazie alla sua capacità di essere simultaneamente umano e al di fuori dell’umano. Non è solo un assassino, ma un’entità che incarna il male puro, una presenza che non può essere fermata o compresa. La sua nascita è legata a un film che ha cambiato il panorama del cinema horror, dando vita a un personaggio che ancora oggi terrorizza e affascina il pubblico.
Filmografia
- Halloween – La notte delle streghe (Halloween)
- Halloween II – Il signore della morte (Halloween II)
- Halloween 4 – il ritorno di Michael Myers (Halloween 4: The Return of Michael Myers)
- Halloween 5 – La vendetta di Michael Myers (Halloween 5: The Revenge of Michael Myers)
- Halloween 6 – La maledizione di Michael Myers (Halloween 6: The Curse of Michael Myers)
- Halloween – 20 anni dopo (Halloween H20: 20 Years Later)
- Halloween – La resurrezione (Halloween: Resurrection)
- Halloween – The Beginning (Halloween) – Prequel\Reboot
- Halloween II (Halloween II) – Sequel\Reboot
- Halloween – Sequel diretto del film del 1978
- Halloween Kills
- Halloween Ends
