In Weapons (trailer a fine articolo) il nuovo film di Zach Cregger (Barbarian), la misteriosa scomparsa di una classe di bambini delle elementari – tutti tranne uno, spariti nel cuore della notte alle 2:17 senza alcuna spiegazione – funge da innesco per un’escalation di follia implacabile. Rispetto al suo precedente Barbarian, Cregger dimostra una sorprendente capacità di tenere il pubblico con il fiato sospeso. Non si tratta solo di un horror selvaggio ma anche di un racconto che sfida le convenzioni narrative, progettato per mantenere alta la tensione fino a un finale destinato a diventare uno dei più discussi dell’anno.

La storia prende avvio subito dopo la misteriosa scomparsa dei bambini, che sconvolge l’intera comunità di Maybrook, una piccola cittadina di periferia. Il fatto che tutti i bambini scomparsi appartenessero alla classe della maestra Justine Gandy (Julia Garner) la rende la principale sospettata, anche se né lei né l’unico bambino rimasto, Alex Lilly (Cary Christopher), hanno indizi utili per le autorità. Nonostante siano tecnicamente scagionati dalla polizia, il resto della città inizia a nutrire sospetti su Justine, convinta che sappia più di quanto non faccia trapelare.
Tra questi, emerge soprattutto Archer Graff (Josh Brolin), il padre furioso di uno dei bambini scomparsi. Con l’intensificarsi delle tensioni, la cittadina scivola nella paranoia e nella violenza.

Per esplorare appieno l’impatto di questo evento traumatico sulla comunità, Zach Cregger adotta una struttura narrativa ambiziosa, suddividendo il racconto in capitoli, ciascuno raccontato da un punto di vista diverso. Non si tratta solo della storia di Justine, ma anche di quella di Alex, Archer, del poliziotto Paul (Alden Ehrenreich), del tossicodipendente Anthony (Austin Abrams) e del preside Marcus (Benedict Wong). Ogni personaggio apporta un nuovo punto di vista, rivelando lentamente la verità dietro il mistero.

Ciò che colpisce maggiormente è la volontà di Zach Cregger di esplorare i lati più imperfetti e umani dei suoi personaggi. Justine, inizialmente vista come l’insegnante modello, premurosa e affettuosa, si ritrova travolta dalla stessa angoscia che pervade tutta la città. Il suo impegno nel gestire le accuse dei genitori disperati le permette di guadagnare la loro fiducia, ma dietro questa facciata si nascondono delle scelte personali profondamente sbagliate. E questo vale per tutti i residenti di Maybrook: ogni personaggio si muove sul filo tra il bene e il male, in particolare, Abrams spicca nel ruolo del personaggio più comicamente sfortunato.
Zach Cregger lascia che sia il pubblico a trarre le proprie conclusioni, evitando di spiegare troppo una volta che le rivelazioni iniziano ad arrivare rapide e scioccanti. Weapons è un film horror che si affida alla capacità del pubblico di seguire la trama, ma che non rinuncia a violenza, effetti pratici e momenti di puro terrore, il tutto condito con un senso dell’umorismo tagliente.

