Cabinet of Curiosities è la serie antologica horror creata e presentata dal leggendario Guillermo del Toro pubblicata su Netflix nel 2022. Da sempre maestro nel combinare il fantastico e il macabro, del Toro ci invita a entrare in una sorta di camera delle meraviglie, dove ogni episodio è una porta aperta su nuovi mondi oscuri, inquietanti e spesso spaventosi.
La formula della serie è un mix di horror e fantasia, con un tocco di mistero che solo il regista messicano poteva garantire. Ogni episodio è diretto da un regista diverso, il che conferisce a Cabinet of Curiosities una varietà stilistica unica, pur mantenendo un filo conduttore che lega l’intero progetto. Gli episodi, otto in totale, sono firmati da una selezione di registi talentuosi e riconosciuti nel panorama horror, tra cui Guillermo Navarro, Vincenzo Natali, David Prior, Ana Lily Amirpour, Keith Thomas, Catherine Hardwicke, Panos Cosmatos e Jennifer Kent. Lo stesso del Toro si è occupato della scrittura del primo (Lotto 36) e dell’ultimo episodio (Il brusio) della serie, mentre altri episodi traggono ispirazione da due racconti del maestro dell’horror H.P. Lovecraft.
Questa scelta di affidare ciascun episodio a un regista diverso non è solo una questione stilistica, ma anche una sfida artistica che permette a ciascun episodio di esplorare diverse sfaccettature dell’orrore, dal soprannaturale all’analisi psicologica, fino al terrore corporeo.
Gli episodi della serie spaziano dall’horror, al fantasy, al macabro e questo dato dal fatto che i racconti presentati nel corso della serie hanno ambiantazioni, sceneggiatori e registi sempre diversi. La durata di ogni episodio anche varia da storia a storia, alcune come il primo da 35 minuti ed altri che arrivano ai 60 minuti, durata forse eccessiva per la tipologia di serie e per il racconto affrontato. Alcuni episodi inevitabilmente riusciti meglio di altri.
Cabinet of Curiosities è una serie disomogenea, con picchi di grande qualità e altri episodi che faticano a trovare una direzione. Tra suggestioni visive, omaggi ai maestri del genere e qualche scivolone creativo, ecco un viaggio attraverso tutti gli episodi della serie, ogni racconto ha un’identità unica, e ognuno troverà il suo preferito e quello da bocciare.
Gli otto episodi:
1. Lot 36 – Lotto 36
Regia: Guillermo Navarro
Nick (Tim Blake Nelson), un veterano razzista e rancoroso, si guadagna da vivere acquistando contenuti di box abbandonati. Un giorno trova un oggetto misterioso che lo trascina in un mondo occulto.
Un finale un pò affrettato penalizza un racconto che avrebbe meritato qualche spazio in più.
2. Graveyard Rats – I ratti del cimitero
Regia: Vincenzo Natali
Masson (David Hewlett), un ladro di tombe di Salem, si trova in competizione con un’orda di ratti, più rapidi di lui nel depredare i cadaveri. Tratto da un racconto di Henry Kuttner.
Un racconto semplice ma ben costruito, con atmosfere gotiche che ricordano Lovecraft.
3. The Autopsy – L’autopsia
Regia: David Prior
Carl Winters (F. Murray Abraham) è un medico che viene chiamato a indagare su un misterioso incidente minerario. Le autopsie che esegue lo condurranno a una scoperta scioccante. Tratto da un racconto di Micheal Shea.
Dialoghi a volte un po lunghi riescono a sopperire alla poca azione dell’episodio riuscendo però sempre a creare tensione.
4. The Outside – L’apparenza
Regia: Ana Lily Amirpour
Stacey (Kate Micucci), una cassiera solitaria e trascurata, viene umiliata a una festa aziendale. A casa, prova una misteriosa crema pubblicizzata come miracolosa, che promette di trasformarla. Tratto da un racconto di Emily Carroll.
Kate Micucci regala una interpretazione veramente ottima nei panni della protagonista inquietante e disturbata.
5. Pickman’s Model – Il modello di Pickman
Regia: Keith Thomas
Will Thurber (Ben Barnes), studente d’arte e Richard Pickman (Crispin Glover), autore di dipinti tanto affascinanti quanto inquietanti. Tratto da un racconto di H.P. Lovecraft.
Non brilla per originalità, ma riesce a mantenere una tensione costante. Un episodio solido per chi apprezza l’horror più tradizionale.
6. Dreams in the Witch House – I sogni nella casa stregata
Regia: Catherine Hardwicke
Walter (Rupert Grint), tormentato dalla perdita della sorella gemella. Da adulto, si dedica al paranormale, sperando di comunicare con lei. Tratto da un racconto di H.P. Lovecraft.
L’episodio non riesce a generare la giusta tensione e finisce per essere dimenticabile non riuscendo a far trasparire l’inquietudine di Lovecraft.
7. The Viewing – La visita
Regia: Panos Cosmatos
L’eccentrico milionario, Lionel Lassiter (Peter Weller), invita un romanziere, un’astrofisica, un musicista e un medium nella sua tenuta per indagare su una misteriosa roccia di origine sconosciuta.
Nonostante l’atmosfera ipnotica e l’intento autoriale, non riesce a colpire nel segno.
8. The Murmuring – Il brusio
Regia: Jennifer Kent
Gli ornitologi Nancy (Essie Davis) ed Edgar (Andrew Lincoln), si rifugiano in una villa isolata per elaborare un lutto. Ma i segreti legati alla casa iniziano presto a tormentarli.
Più psicologico che soprannaturale, questo episodio scava nel dolore e nelle ferite non guarite. Molto riuscita l’interpretazione dei due protagonisti.